Formula dentaria: I3/3, C1/1, PM4/4, M2/3 = 42 denti
Statisticamente l’80 % dei cani adulti presenta un problema dentistico da lieve a molto grave e sempre statisticamente una detartrasi semplice nell’80% dei casi non è semplice affatto.
Spesso, per il proprietario la bocca, del proprio cane non è un problema finché non si sente l’alitosi provocata dalla carica batterica. Naturalmente nel cavo orale del cane come delle persone vivono dei batteri che non sempre però determinano patologia e/o sintomi. Durante la visita clinica del cane si dovrebbe sempre ispezionare il cavo orale che è l'organo che statisticamente più frequentemente presenta problemi.
Perché non far controllare il cavo orale del proprio cane una volta l’anno quando lo vacciniamo, come facciamo noi dal dentista dal quale ci facciamo fare la detartrasi?
Le patologie possono andare da una semplice gengivite fino ad arrivare a una parodontopatia grave diffusa. Quale è la differenza? Ci può essere un cane che con una gengivite semplice ha fastidio/dolore senza che il proprietario lo percepisca oppure un altro che con tartaro , fistole , pus e mobilità dentale non ha ne dolore ne fastidio nella prensione degli alimenti.
Non sempre ciò che è visibile arreca “danno” … normalmente sono i batteri che possono dare problemi eppure sono esseri piccolissimi , invisibili al nostro occhio.
Sono stati effettuati degli studi in cui si sono stati trovati danni dovuti ad emboli settici in svariati organi, ogni batterio che circola può localizzarsi in cuore, reni , fegato, milza e in molti altri siti dell'organismo.
VISITA CLINICA - VADE MECUM : la visita dentistica di qualsiasi animale domestico presenta 2 fasi. Una prima fase ad animale sveglio in cui si valuta ciò che è visibile, quindi ciò che riguarda l'occlusione , la gengiva , la mucosa del cavo orale e la corona del dente. Una seconda fase con il paziente in anestesia in cui ,dopo un' accurata detartrasi, si valuta la salute di tutto ciò che non si vede dei denti e che li sostiene , il parodonto , spazio sottogengivale e l'osso sottostante. Tale valutazione richiede gli strumenti adeguati quali sonde parodontali e radiografie. La maggior parte delle volte questa seconda fase viene sottovalutata visto che occorre la corretta strumentazione e la capacità di saper interpretare tali mezzi diagnostici a nostra disposizione.
La differenza del lavoro del dentista sta nel non tralasciare nessuna fase e parte anatomica.